In Cina nascerà la prima città eco sostenibile, autosufficiente e smart

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Nella città di Xiong’an in Cina sorgerà il primo quartiere completamente autosufficiente dal punto di vista energetico: il progetto è affidato ad un team spagnolo.

L’onda lunga dell’emergenza Coronavirus “colpisce” anche l’urbanistica. Negli ultimi mesi, il Covid-19 ha cambiato la vita, le abitudini e le modalità di lavoro di tutti gli abitanti del Pianeta. Ora la pandemia ha cominciato a “trasformare” anche l’aspetto delle città. La notizia arriva direttamente dalla Cina, primo epicentro della pandemia. Il governo cinese ha infatti avviato la costruzione di un innovativo complesso residenziale nella città cinese di Xiong’an, nella provincia dell’Hebei. La particolarità consiste nel fatto che il quartiere sarà completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Gli edifici saranno costruiti in legno e coperti da serre che consentiranno di coltivare frutta e verdura per il consumo quotidiano, produrre energia elettrica (grazie a pannelli solari) e raccogliere l’acqua piovana. Al piano terra, piccole fabbriche digitali con stampanti 3D e macchine di prototipazione rapida consentiranno di produrre tutti oggetti d’uso comune che servono agli abitanti del quartiere. Ogni edificio avrà quindi un “sistema metabolico interno” che integrerà produzione di energia, il riciclo dell’acqua, la produzione di cibo e il recupero dei materiali inutilizzati.

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Cina: la prima città eco sostenibile, autosufficiente e smart

Il progetto è stato affidato allo studio spagnolo Guallart Architects. “Non possiamo continuare a progettare edifici e città come se nulla fosse accaduto” ha dichiarato il fondatore Vicente Guallart. “La nostra proposta nasce dalla necessità di fornire soluzioni alle diverse crisi che si stanno verificando contemporaneamente nel nostro pianeta, al fine di creare una nuova vita urbana basata sulla bioeconomia circolare”. Proprio per questo, gli appartamenti del nuovo quartiere comprenderanno soluzioni di design pensate apposta per lo smart working. Ad esempio, ci saranno stanze con finestre esposte al sole per consentire ai lavoratori di beneficiare della luce naturale lungo tutto l’arco della giornata. Inoltre, gli appartamenti saranno collegati alla rete 5G e avranno un ampio terrazzo esposto a sud: questo spazio all’aperto sarà fondamentale durante eventuali periodi futuri di lockdown, permettendo ai residenti di giocare, riposarsi e lavorare all’aria aperta. Secondo le stime del governo cinese, la città autosufficiente dovrà essere completata entro il 2050.

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