Veicoli a guida completamente autonoma: via libera in Italia

Il Ministero dei Trasporti ha introdotto un nuovo regolamento che autorizza i test sulle strade pubbliche di auto e veicoli a guida totalmente autonoma.

La guida autonoma è il futuro della mobilità? Secondo il Ministero italiano dei Trasporti la risposta è (forse) sì. Il dicastero presieduto da Paola De Micheli ha appena aggiornato e approvato il Decreto Smart Road. Si tratta di un documento molto importante perché introduce la possibilità di sperimentare veicoli che “non dispongono di volante o pedaliera”. In altre parole, è il via libera ufficiale per le auto (ma anche i droni e perfino le barche) a guida totalmente autonoma. A partire dall’entrata in vigore del nuovo regolamento, infatti, sarà possibile avviare test e sperimentazioni su strade pubbliche di mezzi senza neconducente (finora vietati) anche se non sono omologati. In particolare, nella prima fase di sperimentazione saranno coinvolti tre soggetti. Il primo è la start-up italiana Next Future Transportation, già attiva a livello internazionale e specializzata nel settore del trasporto pubblico. Il secondo soggetto è Navya, un’azienda francese che si occupa di mobilità intelligente, sostenibile e condivisa. Infine, partiranno anche i testi di Local Motors, una start-up americana che ha sviluppato un minibus a guida totalmente autonoma che si chiama “Olli”.

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Veicoli a guida autonoma: via libera ai test in Italia

Nel corso di un webinar organizzato dall’ANAS (Azienda Nazionale Autonoma delle Strade) e dedicato proprio al tema “Guida autonoma e Smart Mobility” il Ministro dei Trasporti Paola De Micheli ha chiarito le tappe del percorso che darà il via libera alle auto a guida autonoma in Italia. Il nuovo regolamento – ha chiarito il Ministro – “è ora in fase di trasmissione al Consiglio di Stato per il preventivo parere di legittimità. Contiamo a breve di riuscire a farlo entrare in vigore. Abbiamo proposto in sede governativa di far convergere una serie di risorse affinché all’interno delle missioni previste ci sia quella della digitalizzazione, che trasversalmente attraversi tutte le modalità di trasporto e di organizzazione dei trasporti”. In aggiunta, De Micheli ha annunciato che il Consiglio dei Ministri ha dato “il via libera al cosiddetto correttivo della nautica in cui sono state individuate le caratteristiche complessive per l’individuazione dei cosiddetti natanti da remoto. Per poter avviare anche sull’acqua e non solo sulla strada una serie di nuove sperimentazioni”. La tecnologia della guida autonoma, dunque, dovrebbe arrivare non solo in strada ma anche in mare: siamo pronti?

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