Bump: la collana che avverte quando non rispetti il distanziamento sociale

bump collana

Un’azienda britannica ha sviluppato Bump, una collana high-tech che si illumina quando chi la indossa si avvicina troppo alle altre persone e non rispetta il distanziamento sociale.

Anche una collana può essere utile contro il Coronavirus. A patto che sia high-tech, ovviamente. L’azienda britannica Tharsus – specializzata in strategic machines e automazione industriale – ha sviluppato una speciale collana anti-Covid. Si chiama Bump ed è in grado di illuminarsi quando chi la indossa viola, calcola male o “dimentica” le regole imposta dal distanziamento sociale. La collana (simile ad uno stetoscopio) è dotata di sensori in grado di rilevare la presenza di altri dispositivi. Questi rilevatori dialogano con un software che genera una segnalazione luminosa e acustica. Bump si illumina di blu quando chi la indossa si trova a due metri di distanza da un altro dispositivo. Se invece il metro di distanza è solo uno, la collana si illumina di rosso e emette un forte segnale acustico. Il suono non cessa fin quando chi indossa la collana si allontana e ristabilisce la giusta distanza interpersonale (2 metri). Bump è stata pensata apposta per i lavoratori di aziende, uffici e fabbriche dove non è possibile ricorrere allo smartworking.

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Bump: la collana anti-Covid

Bump ha fatto il suo “esordio” durante la Maratona di Londra di Ottobre. La collana è stata indossata da 100 atleti e da tutto il personale di gara. Avvertendo il portatore in caso di “eccessiva vicinanza”, il dispositivo ha aiutato a garantire il regolare svolgimento della manifestazione. Ma non solo. Bump ha anche consentito agli organizzatori della Maratona di registrare i nomi degli atleti che si sono trovati “a contatto diretto” per tracciare più facilmente eventuali casi di contagio. Oltre alla collana, Tharsus ha infatti sviluppato anche un sistema di tracking che permette di registrare e monitorare i contatti. “Non c’è niente di simile sul mercato” ha dichiarato Andrew Nicholson, direttore marketing Tharsus. “Bump è un concetto originale: è sia una segnalazione immediata a chi lo indossa se si avvicina troppo, sia un generatore di informazioni gestionali per migliorare la sicurezza e le prestazioni aziendali. Le app mobili funzionano solo retrospettivamente, tracciando i contatti post-evento. Bump traccia le interazioni non le persone. Le nostre innovative Macchine Strategiche risolvono le sfide dell’automazione sulla base di intuizioni su come le persone interagiscono sul posto di lavoro. Mettiamo le persone al centro di Bump”.

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