Un video digitale di 10 secondi è stato venduto a 6,6 miliardi di dollari

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Si tratta di un video collage realizzato dall’artista statunitense Beeple e venduto all’asta da Christie’s per 6,6 miliardi di dollari: cerchiamo di capire perché vale tanto

Quanto può valere un video di 10 secondi? Non stiamo parlando di un’immagine super esclusiva, di un epic fail di qualche superstar o di un filmato che ritrae un avvenimento naturale più unico che raro. Stiamo parlando piuttosto di un collage digitale animato realizzato al PC. Ebbene, per un video del genere qualcuno ha pagato la cifra astronomica di 6,6 milioni di dollari (poco più di 6 milioni di euro). Il motivo? L’autore: il video è opera di Beeple – pseudonimo di Mike Winkelman – un grapich designer del South Carolina con un enorme seguito sui social. L’artista statunitense è considerato uno dei maggiori esponenti della “comunità artistica digitale” e ha creato un vero e proprio movimento culturale noto come “everyday”. In pratica, dal 2007, Beeple ogni giorno realizza e condivide sui suoi canali social un’immagine realizzata con programmi di grafica tridimensionale. Il video venduto a 6,6 milioni di dollari è proprio una raccolta delle 5000 immagini realizzate quotidianamente da Beeple negli ultimi 13 anni.

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Un video digitale di 10 secondi è stato venduto a 6,6 miliardi di dollari

Il video ha una durata di 10 secondi e racchiude 5000 immagini realizzate da Beeple a partire dal 2007. Si tratta per lo più di scene surreali e disegni di politici come Donald Trump e Mao Tse Tung. Accanto ai leader mondiale, c’è spazio anche per personaggi dei cartoni animati come Topolino o i Pokemon. Le immagini sono state messe insieme con la tecnica del collage digitale. Non c’è un filo conduttore ma, a detta dell’artista, l’opera parla delle “paure e ossessioni della società davanti alla tecnologia”. Il video è stato venduto dalla storica casa d’aste londinese Christie’s che per la prima volta nella sua storia, ha messo all’incanto un’opera 100% digital (cioè senza alcuna componente fisica). Il prezzo di partenza era di appena 100 dollari ma – nel giro di pochi minuti – è stata raggiunta la cifra astronomica di 6,6 miliardi di dollari. L’identità dell’acquirente è ignota ma sappiamo che il video è protetto da un complesso sistema di blockchain con un NFT (Non Fungible Token) criptato che contiene la firma dell’artista e “garantisce” l’autenticità dell’opera.

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