IBM ha brevettato il primo chip da 2 nanometri: “Sarà una rivoluzione”

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IBM ha annunciato la creazione del primo chip al mondo di 2 nanometri: garantirà prestazioni superiori del 45% rispetto ai più avanzati chip presenti oggi sul mercato

Bastano 2 nanometri (cioè un miliardesimo di metro, pari ad un milionesimo di millimetro) per dar vita ad un’autentica rivoluzione tecnologica. Ne sono certi gli ingegneri di IBM. La tech-company americana ha annunciato la creazione del primo chip di 2 nanometri. Per capirci, 2 nanometri è all’incirca il diametro della doppia elica del DNA. Grazie a queste dimensioni estremamente ridotte, il nuovo prodotto di IBM garantirà prestazioni superiori del 45% rispetto ai chip più avanzati (da 5 o 7 nanometri) che oggi vengono utilizzati nelle architetture delle CPU. Secondo i calcoli della società americana, un laptop con chip di 2 nanometri potrebbe avere una durata della batteria fino a quattro volte superiore. Questo ridurrebbe notevolmente il consumo energetico (sarebbe sufficiente una ricarica completa ogni quattro giorni) e permetterebbe agli utenti di utilizzare i propri PC con grande libertà.

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IBM ha brevettato il primo chip da 2 nanometri

Oltre ad aumentare la durata delle batterie, i chip da 2 nanometri migliorerebbero anche le prestazioni dei computer. Ad esempio, consentirebbero un accesso più rapido a Internet e un’elaborazione molto più veloce dei dati. Secondo IBM, i nuovi chip potranno essere utilizzati anche per implementare i sistemi di rilevamento degli ostacoli a bordo delle auto a guida autonoma. La società americana ha inoltre affermato che il suo ultimo prodotto avrà anche ricadute positive sull’ambiente. Grazie ai chip da 2 nanometri, infatti, i data center (ossia le infrastrutture digitali per l’archiviazione di dati) potranno ridurre notevolmente i propri consumi e le emissioni di carbonio nell’atmosfera. Un vantaggio non da poco se si considera che, attualmente, i data center rappresentano l’1% del consumo energetico globale!

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