The Pipe: combattere la siccità rendendo potabile l’acqua del mare

La Khalili Engineers ha ideato “The Pipe”, una struttura galleggiante alimentata da pannelli solari capace di rendere potabile l’acqua del mare: trasforma 4,5 miliardi di litri all’anno.

“L’umanità ha una terribile dipendenza dall’acqua e dobbiamo ricordarci di apprezzare e valorizzare questo dono vitale. Quello a cui state assistendo è un cambiamento nel futuro dell’acqua potabile”. E’ con queste parole che un team della Khalili Engineers ha presentato l’avveniristico progetto “The Pipe”. Si tratta di dispositivo galleggiante per la desalinizzazione elettromagnetica dell’acqua di mare. In altre parole, un enorme struttura in acciaio inossidabile simile ad un “tubo” (da qui il nome del progetto) capace di rendere potabile l’acqua del mare. Il progetto è stato sviluppato per combattere la siccità e la scarsità idrica in zone costiere “sfruttando” l’acqua di mare. The Pipe è ecosostenibile al 100%. La struttura è ricoperta da pannelli fotovoltaici che generano l’energia necessaria per far funzionare i dispositivi che rendono potabile l’acqua salata del mare. Secondo gli ideatori, The Pipe “potrebbe generare 10.000 MWh di elettricità all’anno, alimentando un sistema di filtraggio elettromagnetico in grado di pompare nello stesso periodo 1,5 miliardi di galloni (4,5 miliardi di litri) di acqua potabile pulita”.

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Courtesy of Khalili Engineers

Come funzione The Pipe, il sistema per rendere potabile l’acqua del mare

Il processo di desalinizzazione utilizzato in “The Pipe” ricorre all’energia elettromagnetica. “Nella Filtrazione Elettromagnetica (EF), utilizziamo un campo elettromagnetico isolato su tubi che fanno circolare l’acqua di mare, separando i sali e le impurità. Il processo è molto rapido ed estremamente efficiente“, hanno spiegato gli ingegneri. La dà due risultati: acqua potabile pura e acqua pulita con una salinità del 12%. La prima viene convogliata nella rete idrica primaria, mentre la seconda viene reintrodotta in mare attraverso un sistema Smart Release che migliora la qualità delle acque costiere. A differenza dei metodi tradizionali, il processo EF non prevede l’utilizzo di sostanze chimiche e la temperatura dell’acqua rimane invariata. Inoltre, un impianto EF consuma solo 2.500 kWh di elettricità per 300.000 galloni d’acqua, contro i 4.500 kWh di un impianto di desalinizzazione tradizionale. La struttura ideata dalla Khalili Engineers è stata presentata nell’ambito della Land Art Generator Initiative, un contest internazionale che premia ogni anno i progetti più innovativi nel settore dell’architettura green ed ecosostenibile.

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