Ritorno a scuola: ci saranno le barriere di plexiglass nelle aule?

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Il ritorno a scuola è previsto per il mese di Settembre: per contenere il contagio da Coronavirus, probabilmente nelle aule saranno installati pannelli e barriere separatorie in plexiglass.

La campanella tornerà a suonare a Settembre. Secondo le ultime indiscrezioni – confermate anche dal Ministro Azzolina durante una videoconferenza con il premier Conte – gli alunni delle scuole italiane di ogni ordine e grado torneranno a settembre. Il rientro, però, non sarà come gli altri anni. Per contenere il contagio da Coronavirus, molto probabilmente nelle aule saranno installati dei pannelli separatori in plexiglass. L’ipotesi è stata avanzata dal Ministro dell’Istruzione. A seconda dello stato del virus – ha dichiarato la Azzolina – “per dare sicurezza agli studenti si potranno prevedere pannelli in plexiglass nelle aule a compartimentale i banchi e, se necessario, pensare a tensostrutture e opere di edilizia leggera nelle aree esterne degli istituti scolastici”. Per gli studenti, invece delle mascherine, “si potranno utilizzare le visiere. Servirà ad andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie”. Dello stesso avviso il Premier Conte: “L’obiettivo è quello di tornare a scuola tutti insieme, in piena sicurezza. Dobbiamo rientrare in presenza, guardarci negli occhi. Sulla scuola tutti noi giochiamo una partita importante, parliamo del percorso formativo dei nostri ragazzi”.

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Barriere di plexiglass nelle aule di scuola?

L’ipotesi di installare delle barriere in plexiglass nelle aule è destinata a suscitare molte polemiche. La soluzione è al vaglio degli esperti ed è stata già applicata in altri settori, in primis sui mezzi di trasporto.  L’azienda Aviointeriors, ad esempio, ha proposto due interessanti soluzioni in plexiglass per limitare il contagio sugli aerei.  La prima proposta è Glassafe, un kit che può essere installato sulle poltrone attualmente esistenti. La soluzione è realizzata in materiale trasparente per limitare il senso di costrizione e rendere la cabina armoniosa. I pannelli trasparenti creano un volume isolato attorno ad ogni passeggero limitando le interazioni via aerea. In questo modo si riduce il trasporto del virus via aria e contemporaneamente la possibilità di trasmissione del virus stesso. La seconda proposta è Janus. Il nome deriva da Giano, dio bi-fronte dell’antica Roma. Janus consiste nell’inversione della posizione del posto centrale in una fila tripla. L’inversione del posto e l’utilizzo di barriere trasparenti assicurano al passeggero lo stesso confort di una poltrona comune. I posto lato finestrino e corridoi rimangono posizionati nella direzione di volo mentre il centrale è rivolto in senso inverso. Entrambe le soluzioni possono contribuire a limitare un futuro contagio senza limitare la libertà di spostamento. Il SARS-CoV-2 ha cambiato il nostro modo di vivere e lo spirito d’innovazione sarà fondamentale per riuscire a riappropriarci della nostra quotidianità.

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