5G: la rivoluzione del III millennio è qui (e non fa male alla salute)

Nei prossimi mesi, il mondo del web sarà “travolto” dal 5G, la rete di nuova generazione che soppianterà l’attuale 4G: un’autentica rivoluzione

La storia della navigazione mobile è scandita dagli G, gli standard di qualità della connessione che si sono avvicendati sui nostri dispositivi mobili negli ultimi vent’anni. In principio era il 2G (GSM), la rete che ha accompagnato la diffusione dei telefoni cellulari nei primi anni 2000. A partire dal 2017, il 2G ha progressivamente fatto spazio al 3G per rendere più veloce la navigazione da smartphone e connettere le app. Il 3G è stato a sua volta superato dal 4G, lo standard che ha lanciato i servizi di streaming e messaggistica online oggi in uso su gran parte dei dispositivi. Nel passaggio da una generazione all’altra c’è sempre stato uno sviluppo lineare: il 3G è stato l’evoluzione del 2G in termini di stabilità e velocità di connessione così come il 4G ha superato il suo “predecessore” per capacità di download, upload e trasmissione dati.  Oggi, però, la storia sta per cambiare. A partire dai prossimi mesi, il mondo del web sarà “travolto” dal 5G, la rete di nuova generazione che soppianterà l’attuale 4G. Si tratta di un’autentica rivoluzione perché – a differenza di quanto è accaduto finora – il miglioramento non sarà lineare. Sarà esponenziale: “il 5G è diverso dalle generazioni precedenti – spiega Antonio Capone, docente del dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano – perché non cerca di migliorare soltanto la velocità di trasferimento dell’informazione ma cerca di migliorare altri parametri prestazionali, come, per esempio, il consumo energetico, l’affidabilità e il ritardo dei servizi che utilizzano la rete. Si potrebbe dire che il 5G è non è più un’infrastruttura che fornisce tubi attraverso cui far passare dei bit, come abbiamo sempre inteso la rete, ma è un qualcosa di nuovo, una piattaforma che consente a chi la utilizza di poggiarci anche applicazioni”.

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5G: la rivoluzione che non fa male alla salute

La nuova piattaforma per la navigazione mobile sarà dunque superefficiente, superveloce e senza fili in fibra convergente. Grazie al 5G potremo inviare dati a velocità oggi irraggiungibili e riusciremo a connettere stabilmente molti più pc, smartphone e sensori, contemporaneamente e nella stessa area. Tutti i proprietari di smartphone, smartwatch e tablet potranno sperimentare i vantaggi della nuova rete. “Pensate ad un qualsiasi servizio presente nella vostra esperienza di vita” – ha dichiarato in una recente intervista Fabio Valvano, Big Data Solution Architect di Bizmatica – “il 5G, la possibilità di scambiare in tempi velocissimi enormi quantità di dati e sottoporli istantaneamente ad algoritmi di Intelligenza Artificiale lo cambieranno radicalmente”. Per quanto gratificante potrà essere guardare uno streaming in 4K o viaggiare a bordo di un auto a guida autonoma, chi beneficerà maggiormente della rivoluzione 5G saranno le industrie.

5g

La rete di nuova generazione offrirà infatti alle piccole, medie e grandi imprese molte opportunità in settori cruciali come la produzione, la manutenzione e la logistica. In primo luogo, il 5G permetterà di portare a compimento i processi di automazione della produzione avviati già oggi da molte industrie. Ciò sarà possibile grazie all’impiego massivo dei robot e dell’intelligenza artificiale. La rete di nuova generazione riuscirà a coordinare in tempo reale un gran numero di macchine e sensori, rendendo possibile un’efficace collaborazione tra uomo e macchina. Non a caso, si parla “robotica collaborativa”, vale a dire macchinari provvisti di sensori che gli permettono di lavorare a fianco dell’uomo in totale sicurezza. Le linee di produzione potranno essere inoltre adattate in base a esigenze specifiche poiché i sensori d’ambiente daranno all’operatore un gran numero di informazioni. Tutto questo nell’ottica di una produzione agile, che cambia velocemente e garantisce sempre altissimi standard qualitativi.

Proprio come YuMi: un robot collaborativo a due bracci per l’installazione di valvole realizzato da Smart Robots. Grazie alla rete 5G, YuMi comunica in wireless con un dispositivo che è in grado di riconoscere i movimenti dell’operatore trasformandoli in comandi per il robot stesso. I comandi sono generati da un software di intelligenza artificiale (AI) creato dal Laboratorio Merlin del Politecnico di Milano. La sinergia tra il 5G, il dispositivo di Smart Robots e il software dotato di AI consente agli operatori di trarre vantaggi in termini di ergonomia e facilità d’uso nelle fasi di assemblaggio, ottimizzando il tempo e la qualità del ciclo di produzione. Il 5G diventerà cruciale anche nel settore della manutenzione. La rete di nuova generazione permetterà di sviluppare software e strumenti di visione che consentiranno agli operatori di intervenire sul campo con efficacia ed in totale sicurezza. Anche senza competenze specifiche: le informazioni e le istruzioni saranno disponibili in modalità visuale o grazie all’aiuto live di un assistente remoto. Il Consorzio Bari-Matera 5G, ad esempio, ha già sviluppato una soluzione di Realtà Aumentata per la manutenzione dei motori delle navi. Grazie all’utilizzo di uno Smart Helmet e alle performance di alto livello della rete è possibile fornire assistenza remota agli operai impegnati nelle attività di montaggio e smontaggio del motore di una nave. Il tutto avviene attraverso indicazioni tridimensionali che si sovrappongono all’immagine del motore che appare sul visore dell’operaio impegnato sul campo. In modo estremamente intuitivo, l’applicazione garantisce velocità, efficacia e qualità delle attività manutentive e formative del personale.


Una rivoluzione è in arrivo anche nel mondo della logistica. Nei depositi e nelle aree industriali, robot intelligenti e capaci di “dialogare” tra loro prenderanno presto il posto dei magazzinieri in carne ed ossa. In Italia è già successo. A Passo Corese, in provincia di Rieti, c’è un magazzino Amazon (uno dei più avanzati al Mondo) che ospita un reparto gestito solo da robot. Si chiama “Robotic floor” e ci lavorano decine di piccoli robot che prelevano le merci dallo scaffale e le depositano in cestelli destinati ai nastri trasportatori. Gli umani possono entrare nell’area robotizzata solo se cade un oggetto (succede raramente) o in caso di guasto. Le posizioni e i percorsi dei robot sono seguiti da un tecnico specializzato attraverso un tablet: grazie alla rete 5G, l’operatore può modificare le traiettorie, variare la velocità di movimento o stoppare tutti i robot in una frazione di secondo. Anche la cosiddetta logistica dell’ultimo miglio – vale a dire le consegne a domicilio – sarà profondamente rinnovata. Accantonate (almeno in parte) le complesse e costose consegne tramite droni aerei, molte aziende punteranno su piccoli dispositivi a quattro ruote autonomi o controllati da remoto. Robot e veicoli collegati alla rete 5G saranno in grado di effettuare consegne muovendosi con agilità sui marciapiedi delle nostre città. Il Politecnico di Milano – in collaborazione con Poste Italiane, Esselunga ed E-Novia – ha sviluppato Yape, una soluzione per le consegne a domicilio tecnologicamente avanzata ed ecosostenibile. Si tratta di un veicolo elettrico ultraleggero a guida autonoma per la consegna dei prodotti venduti dai supermercati Esselunga: gli utenti acquistare carne, frutta, verdura e latte tramite un app per smartphone e vedersi recapitare la spesa da un auto elettrica senza conducente. Il 5G è anche questo!

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