Un drone sottomarino per scoprire le meraviglie archeologiche sommerse

drone sottomarino

Si chiama OR2 ed è un drone sottomarino progettato dall’Università Parthenope e dal Parco Archeologico Urbano di Napoli per esplorare i fondali marini

I droni sono veicoli a controllo remoto che sfrecciano sopra le nostre teste, nuotano lungo le nostre coste e corrono sui marciapiedi delle metropoli di tutto il mondo. Nati nella prima metà del secolo scorso per scopi prettamente militari, oggi i droni vengono impiegati per gli scopi più disparati. Amazon li sta sperimentando la consegna a domicilio negli USA mentre in Olanda hanno addirittura progettato un “drone ambulanza” capace di raggiungere le vittime di infarto in meno di 2 minuti. In Italia, per la precisione a Napoli, è stato immaginato un uso dei droni altrettanto interessante. Un team dell’Università Parthenope in collaborazione con il PAUN – Parco Archeologico Urbano di Napoli – ha progettato e costruito uno speciale drone sottomarino per l’esplorazione del Golfo di Napoli. Il natante è stato presentato da Gerardo Pappone, docente di Geologia Stratigrafica e Sedimentologica Università di Napoli Parthenope. «Si tratta di un prototipo riprogettato, reingegnerizzato e dotato di scafo a partire da un modello esistente, in grado di analizzare il fondo del mare con un ecoscandaglio e ricostruire immagini tridimensionali georeferenziate mediante tre telecamere. In questo modo si mettono in risalto reperti sommersi e vestigia di antiche ville romane del I e II secolo a.C. Attraverso sinergie con altre università e società private abbiamo raccolto tutti i dati rilevati attraverso diverse competenze e metodologie di analisi, per costruire una cartografia aggiornata del patrimonio archeologico dell’area Piazza Municipio, fronte Golfo Napoli».

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Il drone sottomarino OR2

Il drone sottomarino si chiama OR2 ed esplorerà i fondali dell’area costiera entro profondità generalmente non superiori ai 10-15 metri . Grazie ai suoi sensori, il natante offrirà una rappresentazione 2D e 3D accuratissima di tutto ciò che incontrerà sott’acqua. Questo permetterà ai ricercatori di scoprire, osservare e studiare con precisione le meraviglie sommerse nel golfo di Napoli. Secondo il prof Pappone, “la finalità dell’OR2 è la rappresentazione integrata dell’area di Parco e delle aree marino-costiere adiacenti Piazza Municipio. Tale attività sarà corredata da una mappatura di dettaglio dei beni archeologici, storico-monumentali e geo-ambientali, da remote sensing e dalle prospezioni geologiche, idrogeologiche, idrogeotermiche e geofisiche. I dati censiti costituiranno la base per l’elaborazione di un piano della conoscenza e della rappresentazione del Patrimonio e per la definizione di un sistema di supporto alle decisioni per l’elaborazione (assessment) del rischio/dissesto archeologico-storico/monumentale e ambientale”.

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