Sta per “Metropolitan Area Network” ed è stato già approvato ed in parte realizzato da diversi Comuni della Regione Emilia-Romagna. WI-FI gratuito, videosorveglianza massiccia e monitoraggio ambientale i punti focali.
Come sarà la città del futuro? In attesa di auto volanti e skateboard a levitazione, come i più nostalgici amanti di Ritorno al Futuro ricorderanno, ecco arrivare il “Progetto MAN”, ovvero “Metropolitan Area Network”. Punto focale è la costruzione di una rete in fibra ottica con la quale collegare l’intero tessuto cittadino con l’utente finale, per fornire un’elevata ed efficiente qualità della vita, eliminando costi superflui prodotti da tecnologie sempre più vetuste.
In cosa consiste il progetto?
Adottato già da diversi Comuni della Regione Emilia-Romagna tramite la progettazione curata dall’agenzia Lepida Spa a cui l’Ente regionale ha affidato l’incarico, di questo ambizioso progetto di smart city se ne è discusso nell’ultimo meeting sull’Innovazione “Smart Land Italia 30.0” di Cesena lo scorso 29 marzo, grazie all’intervento di Giovanni Battistini, direttore di “Energie per la Città-Cesena”.
Dati e servizi che sfrecciano online ad alta velocità grazie ad una connessione in fibra ottica super veloce, perfetta per collegare in tempo reale sedi comunali, scuole pubbliche e forze dell’ordine ad esempio. Ma non solo.
Il progetto prevede anche una massiccia installazione di videocamere di sorveglianza in grado di monitorare tutte le aree sensibili e non solo. Anche l’ambiente sarà al centro di questo programma d’interventi: strumentazioni di ultima generazione per il monitoraggio della qualità dell’aria, dei flussi veicolari e dell’occupazione degli stalli di sosta. Fondamentale sarà la partecipazione, tramite bandi pubblici, di aziende che potranno gestire parti dell’infrastruttura in modo da offrire un servizio sempre più efficiente e competitivo al cittadino.
Bologna è la città capofila del progetto, seguita parallelamente da Comuni quali Cesena appunto e Modena, anche se sono molte altre le amministrazioni comunali in procinto di adottare il piano, almeno nel Centro-Nord. Approvato dal consiglio comunale felsineo già nel 2012, il progetto prevede l’installazione di 327 punti di accesso, 260 km di collegamenti e 41mila km totali di fibra ottica che hanno permesso già la connessione in rete di tutte le sedi della pubblica amministrazione, dell’Università, degli enti di ricerca, della sanità e degli altri Enti statali tra cui le biblioteche comunali e Iperbole, la rete dell’amministrazione comunale.
Wi-Fi gratuito e senza password in tutta la città quindi, a costi decisamente accettabili. Si stima che la spesa totale per la copertura della città sia stata di 3 milioni e 946mila euro, di cui 1 milione e 980mila investiti dal capoluogo dell’Emilia-Romagna anche se, secondo l’amministrazione stessa, consentirà di risparmiare ben 600mila euro all’anno tagliando sui contratti alle compagnie telefoniche ed ottimizzando i consumi.