Il risultato è stato raggiunto da due ingegnere campane, che hanno sviluppato un nuovo metodo per ridurre della metà le radiazioni nella tecnica di indagine radiodiagnostica
La tomografia assiale computerizzata, o Tac, è una tecnica di diagnostica tramite immagini, con la quale è possibile riprodurre immagini in sezione, o tridimensionali, del corpo umano, immagini create da un computer, che determina di quanto un fascio di raggi X viene attenuato durante il passaggio in una sezione del corpo. Una tecnica che ha come controindicazione l’esposizione a una dose di radiazioni. Ma la soluzione arriva da due ingegneri clinici campani, Michela D’Antò, della fondazione “Giovanni Pascale”, e Federica Caracò, dell’Università degli studi Federico II. Il loro progetto “Valutazione di un protocollo per la verifica delle funzionalità di un sistema di riduzione della dose installato su tomografi assiali computerizzati”, è risultato vincitore, tra 162 progetti candidati, del Primo premio assoluto dell’Health technology challenge (Htc), consegnato durante il XIX Congresso dell’Associazione nazionale degli ingegneri clinici (AIIC) che si è svolto a Catanzaro. Con questo nuovo protocollo è possibile ridurre dal 40 al 60% l’esposizione alle radiazioni, garantendo, al contempo, una buona qualità dell’immagine. Il risultato è stato ottenuto grazie a un algoritmo che consente di ridurre drasticamente le dosi di radiazioni impiegate per svolgere i normali esami Tac. Secondo stime effettuate, pare che in Italia, su oltre 40 milioni di esami radiologici effettuati, più del 40% sia prescritto in modo inappropriato o non necessario, e i pazienti oncologici sono, nelle fasi delle diagnosi e dei successivi controlli, quelli più esposti alle radiazioni. Insomma, svolgere esami di questo genere con protocolli meno invasivi per i pazienti, potrebbe rappresentare la svolta, assicurando, al contempo, prestazioni comunque accurate dal punto di vista diagnostico. Risultati che, affermano le vincitrici, confermano quanto sia importante l’aggiornamento delle attuali tecnologie per migliorare le prestazioni degli strumenti radiologici, così da assicurare al paziente migliori prestazioni nella diagnosi e nelle cure.