Nasce a Milano la start up Vegea, realtà innovativa specializzata in biotecnologie, in particolare nella produzione di tessuti ricavati da materiali organici. Esemplificativa in tal senso la realizzazione di un abito ricavato dai materiali di scarto del vino.
Se pensiamo che 13 milioni di vinacce sono la quantità di rifiuti prodotti dalle aziende vitivinicole italiane, allora l’impatto ambientale sarà sicuramente importante. Ed è qui che s’innesta il lavoro di Vegea, che dona una nuova vita partendo da questi rifiuti organici. Oltre al nome delle start up in sè, Vegea è il nome del tessuto biotecnologico ricavato dalla fibra e dall’olio della vinaccia. Si evidenzia subito la sostenibilità del processo in quanto non utilizza nè combustibile nè derivati animali.
Il processo produttivo
Il processo è sempre replicabile per 3 anni in quanto le vinacce cui era legata la bacca della vite vengono biodegradate in modo naturale. Oltre ad essere sostenibile, il tessuto assomiglia in tutto e per tutto a quello utilizzato da uno stilista. Non solo, ciò che colpisce davvero è la resistenza e la qualità complessiva.
Esempi pratici di applicazione li ritroviamo negli interni della Bentley GT New Exp 100 GT e nell’abito disegnato da Tiziano Guardini, conservato al V&A Museum.
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