I ricercatori della Johns Hopkins University hanno sviluppato macchine a geometria variabile per trasportare con efficienza i medicinali nel tratto gastrointestinale
Il trasporto specifico efficiente di medicinali, detto drug delivery, è uno dei maggiori obiettivi dei ricercatori. Il rilascio controllato del principio attivo in zone specifiche del corpo permette di somministrare quantità inferiori di medicinale e di evitare sgradevoli effetti collaterali. La sfida è ardua poiché i trasportatori devono affronatare condizioni complesse e varie all’interno del nostro organismo. Differenze di temperature, di acidità e di attività cellulari rischiano di rendere inefficiente il mezzo con in conseguente rilascio del medicinale in zone indesiderate.
I ricercatori della Johns Hopkins University hanno inventato un nuovo trasporto ispirato a dei vermi parassiti del gastro intestinale. I devise microscopici hanno sei appendici simili a piccoli denti ricoperti di cera di paraffina. Lo strato superficiale, raggiunta una certa temperatura, si distrugge e permette ai denti di piegarsi ed agganciarsi saldamente alla mucosa intestinale. La variazione nella forma influisce sulla parte centrale del device che inizia a rilasciare gradualmente la medicina. I device sono stati testati sugli animali, i risultati si possono trovare in un articolo pubblicato sul giornale Science Advances.
“Abbiamo assistito all’introduzione di dispositivi intelligenti dinamici e microfabbricati che possono essere controllati da segnali elettrici o chimici”, racconta il professore David Gracias. “Ma queste pinze sono così piccole che le batterie, le antenne e gli altri componenti non si adattano ad esse“. Le pinze di presa in questo caso, spiega Gracias, non si affidano all’elettricità, ai segnali wireless o ai controlli esterni. “Al contrario, funzionano come piccole molle compresse con un rivestimento sui dispositivi a temperatura controllata che rilascia autonomamente l’energia immagazzinata a temperatura corporea“.
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