Le due agenzie spaziali, americana ed europea, hanno firmato un accordo per la creazione di un avamposto nello spazio da usare durante il progetto Artemis che riporterà l’uomo sulla Luna
Artemis è il nome greco di Artemide, dea della caccia, e sorella gemella di Apollo. Artemis è anche il nome dato dalla NASA per la nuova missione che riporterà l’uomo sulla Luna, dopo i successi proprio della missione Apollo. Il progetto sta impegnando attivamente l’agenzia americana che prevede nel frattempo di smantellare l’ormai datata ISS (Stazione Spaziale Internazionale). Le agenzie governative stanno collaborando anche con compagnie private, tra tutte la SpaceX di Elon Musk, per ottimizzare i vettori, i carburanti e altri aspetti chiave, come i metodi di trasmissione dati. Un punto fermo delle prossime missioni spaziali è la costruzione del nuovo Gateway, un avamposto nello spazio che servirà come punto di appoggio per missioni verso la luna o lo spazio più profondo.
La costruzione dovrebbe iniziare nel 2024 e vedrà la collaborazione della NASA e dell’ESA. Il Gateway sarà grande un sesto della ISS e verrà assemblato direttamente nello spazio usando moduli prelanciati. A differenza della ISS, che orbita intorno la Terra, il Gateway verrà costruito in uno dei cosiddetti punti di Lagrange, un punto cioè dove l’attrazione della Terra e della Luna si bilanciano. Secondo l’accordo, l’ESA produrrà i moduli abitativi, per il rifornimento e la tecnologia di comunicazione. Una volta terminato, il Gateway sarà disponibile sia per i partner internazionali che per le compagnie private.
Thomas Zurbuchen, amministratore associato presso la NASA a Washington: “La scienza avrà un ruolo fondamentale nel programma Artemis. Tra l’HERMES della NASA e l’ERSA dell’ESA, questi e i futuri carichi utili sul Gateway ci aiuteranno a saperne di più sulle condizioni meteorologiche spaziali e a proteggere gli astronauti, anche se il nostro lavoro per l’atterraggio di carichi utili commerciali sulla Luna aiuta a far progredire la scienza lunare e l’esplorazione umana sulla superficie della Luna“. Dan Hartman, responsabile del programma Gateway presso il Johnson Space Center della NASA a Houston: “Il Gateway permetterà operazioni sostenute di Artemis e allo stesso tempo fungerà da catalizzatore per la ricerca e la dimostrazione di nuove tecnologie, sfruttando l’ambiente unico in orbita lunare. Il contributo dell’ESA permetterà all’equipaggio di rimanere più a lungo sulla Luna e fornirà le capacità uniche necessarie per supportare le sue operazioni“.