Lo ha detto Mark Zuckerberg in persona: l’emergenza coronavirus sta cambiando il modo di operare di Facebook imponendo molti cambiamenti. La situazione sta spingendo l’azienda ai suoi limiti a causa di un sensibile incremento nell’uso dei servizi e delle molte notizie inesatte e fuorvianti che circolano sulla piattaforma.
Il controllo delle fake news impiega moltissime risorse
Facebook, infatti, è impegnato a monitorare costantemente la disinformazione potenzialmente pericolosa sulle notizie riguardo al virus e sta mettendo a dura prova l’impegno dei moderatori che, attualmente, svolgono il proprio lavoro da remoto, a casa, proprio a causa della diffusione della pandemia.
Si tratta di uno sforzo senza precedenti per lo staff dell’azienda di Menlo Park: un’impennata di controllo per garantire un corretto funzionamento della piattaforma.
“In questo momento, non siamo ancora di fronte a un’epidemia che coinvolge la maggior parte dei paesi del mondo“, ha detto Zuckerberg ai giornalisti in una conference call, “ma se ci arriveremo“, ha continuato, “dobbiamo davvero assicurarci di essere al passo con i tempi dal punto di vista delle infrastrutture, per essere certi che la situazione non precipiti“.

Zuckerberg ha anche aggiunto che i servizi di Facebook stanno affrontando un massiccio aumento nell’uso, dato che il coronavirus costringe milioni di persone in tutto il mondo a rimanere a casa.
Si tratta di un aumento indicato come “ben oltre” il più grande picco annuale che si registra di solito a Capodanno. Le chiamate vocali e video su WhatsApp e Facebook Messenger, in particolare, sono utilizzate più del doppio rispetto ai livelli abituali.
Questa pressione tecnica per mantenere il motore in funzione si aggiunge appunto all’attività che Facebook sta svolgendo da mesi per combattere la diffusione di notizie false intorno al coronavirus, eliminando in toto le informazioni fuorvianti, da come il virus si diffonde a cosa può curarlo.
L’azienda ha infatti in programma di lanciare un nuovo Coronavirus Information Center da posizionare in cima ai feed di Facebook negli Stati Uniti e in Europa nelle prossime 24 ore. L’iniziativa sarà estesa ad altri paesi nei prossimi giorni.
L’avviso sarà caratterizzato da informazioni verificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dai Centri per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, così come da esperti di salute pubblica e governi di tutto il mondo.
“Credo che fino ad ora abbiamo operato in modo abbastanza efficace e sono orgoglioso della nostra risposta alla situazione“, ha detto Zuckerberg. “Non siamo stati perfetti ma è molto difficile esserlo su questa scala“, ha aggiunto.

Anche Facebook sperimenta il lavoro in remoto per il coronavirus
Molti dei 45.000 dipendenti a tempo pieno dell’azienda in tutto il mondo lavorano in remoto da gennaio e Facebook sta ora esortando tutti i suoi dipendenti a lavorare da casa, ad eccezione di alcune figure che si occupano di funzioni chiave come la manutenzione dei server e dei servizi di sicurezza.
Anche Zuckerberg ha dichiarato che sta lavorando a casa. “Non credo che sarebbe un buon esempio incoraggiare tutti a lavorare in remoto senza farlo in prima persona“, ha detto. “È un grande cambiamento“, ha concluso.
“Dopo la crisi del coronavirus, continueremo in questa direzione“, ha dichiarato. “Non la consideriamo una cosa temporanea“.
Il CEO di Facebook ha però anche dovuto ammettere che, man mano che Facebook si adatta ai cambiamenti imposti dal coronavirus, alcuni tipi di contenuti di disinformazione, che l’azienda normalmente riuscirebbe a bloccare, potrebbero sfuggire al controllo in questo particolare momento.